Oggi vorrei parlarvi di denim, in particolare vorrei aiutarvi nella ricerca del jeans perfetto.
Tutti sappiamo che un bel paio di jeans che ci sta bene è la soluzione a molteplici outfit, da qui l’idea di mettere nero su bianco una piccola guida alle possibili varianti di jeans disponibili sul mercato, alla composizione ed al peso del filato del jeans ed infine alla scelta della taglia corretta.
Partiamo con l’altezza della vita e la lunghezza della gamba. Qualsiasi tipologia di jeans di norma è disponibile in più varianti grazie a queste due variabili.
La Vita
Vi sono tre possibili configurazioni dell’altezza della vita di un paio di jeans:
- Vita alta (High rise), questa tipologia sta spopolando in questi ultimi anni. Il jeans si poggia esattamente all’altezza della vita, toccando l’ombelico. Questi jeans hanno la peculiarità di esaltare il punto vita, minimizzare i fianchi, sollevare i glutei ed allungare le gambe. Possono però dare l’effetto visivo di tagliare il busto in due.
- Vita media (Mid rise), la tipologia che si appoggia leggermente sotto la linea della vita, un compromesso tra bassa ed alta. Forse si tratta dei jeans più confortevoli se si trova scomoda la vita troppo alta e troppo bassa, inoltre riescono a valorizzare le forme, senza distorcere la proporzione della gamba e del busto.
- Vita bassa (Low rise), in questo caso il jeans si poggia non sulla vita, idealmente il punto più stretto del vostro busto, ma sui fianchi, ovvero il punto più largo. Questo cambia completamente la percezione delle forme, concentrando l’attenzione appunto sui fianchi e sui glutei, rendendo le gambe più corte. Questa tipologia è la meno versatile, infatti di norma solo fisici magri e longilinei ne sono valorizzati.
La Lunghezza
Parlando invece della lunghezza della gamba si hanno i jeans:
- Lunghi (Full length), sono i jeans che toccano il pavimento, possono essere portati con scarpe basse, che vengono quasi totalmente nascoste, o con dei tacchi. Qualunque sia la scelta di abbinamento questo taglio esalta la lunghezza della gamba.
- Alla caviglia (Ankle length), questa è la lunghezza probabilmente più versatile essendo facile da abbinare con qualsiasi calzatura.
- Cropped (Cropped length), terminano più in alto della caviglia, lasciando visibile parte della gamba. L’effetto è particolarmente gradevole quando il taglio coincide con il punto nel quale il nostro stinco va naturalmente ad assottigliarsi. Sono meno versatili e tendono ad accorciare la gamba.
Tutte queste variabili possono aiutarci a valorizzare il nostro fisico, andando magari a bilanciare una sproporzione o esaltare punti di forza e minimizzare punti di debolezza.
I Modelli
Passiamo ora alla parte più interessante e varia che ci riguarda quando andiamo a scegliere un paio di jeans: tutti i differenti modelli presenti sul mercato. Questi sono estremamente influenzati dalle mode, quindi è probabile che non tutti siano sempre disponibili nei negozi. Ma più di seguire le mode dovremmo sempre cercare di focalizzarci su quale modello o fit dona maggiormente alla nostra figura.
Ecco qui una carrellata dei modelli più famosi:
Skinny
Il fit più aderente in assoluto, lo skinny jeans rimane stretto dalla vita alla caviglia, per questo tende a sottolineare tutte le forme del corpo senza nascondere nulla.
Di norma i jeans skinny contengono dell’elastan, 2-3%, e sono meno strutturati di altri modelli, proprio perché aderendo molto alla figura devono essere più morbidi e confortevoli.
Mom jeans
Simili ai boyfriend per il relaxed fit, ma meno maschili, a vita alta e cavallo regolare, stetti in vita e sull’addome, per scendere più morbidi e dritti sulle gambe. Valorizzano l’addome minimizzando le maniglie dell’amore. Di norma hanno un tessuto pesante in 100% cotone che inizialmente risulta rigido per poi adeguarsi alla forma del corpo.
Peso e composiozione
Una parte fondamentale della ricerca del jeans perfetto è sicuramente quella della scelta della composizione e del peso del filato. Questa spesso viene a torto sottovalutata perché composizioni e pesi diversi implicano vestibilità e confort totalmente differenti.
La prima e più ovvia differenza tra un filato pesante ed uno leggero è la stagionalità, tessuti pesanti sono infatti adatti a stagioni più fredde come quelli leggeri a stagioni più calde. Detto questo, un filato più spesso, ovvero con un maggior peso, risulterà di maggiore qualità sia visivamente che nell’effettivo utilizzo. Un filato con peso minore invece perderà subito la forma rischiando di non valorizzare più la figura come in un primo momento.
È vero anche che il filato, se troppo pesante, rischia di essere troppo rigido adattandosi difficilmente alle forme del corpo.
Per questo, come sempre, conosciute le regole, dobbiamo scegliere in base ai nostri gusti.
Se prediligiamo una vestibilità aderente e confortevole non particolarmente strutturata, come può essere un jeans skinny, sicuramente avremo bisogno di un filato leggero con una percentuale di elastan, 2-3%. Questa aiuterà il tessuto a seguire il nostro corpo senza risultare scomodo, allo stesso tempo non avrà però la rigidità utile a minimizzare qualche difetto della corporatura.
Se invece amiamo un jeans più strutturato, che delinei e, perché no, corregga alcuni nostri difetti, possiamo prediligere tessuti più pesanti magari di denim classico in 100% cotone. Questi saranno jeans più resistenti, che si logorano meno nel tempo, ma sicuramente adatti a modelli meno aderenti.
Sempre parlando di composizione e filato qualcosa a cui porre attenzione è la colorazione del denim, succede spesso infatti che lo stesso modello di jeans in colorazioni diverse abbia una diversa composizione e di conseguenza una diversa vestibilità, per questo è sempre bene provare ogni variante di colore prima di acquistare un jeans.
La Taglia
Una volta scelto modello, colore, vita alta o bassa, peso e composizione del jeans, sarebbe un peccato scegliere una taglia sbagliata.
Per prima cosa è necessario vedere se abbiamo scelto un modello aderente o relaxed. Per qualsiasi modello con vestibilità aderente è importante prendere una taglia stretta, soprattutto se il peso del jeans è leggero. Infatti questa tipologia tende a cedere e, se la taglia è giusta all’acquisto, in seguito si allargherà perdendo la vestibilità desiderata. Con modelli più morbidi invece, si più prendere la taglia corretta o addirittura enfatizzare il fit con una taglia in più.
Per concludere ecco una tabella delle taglie dei jeans da donna, normalmente si trovano indicate le taglie US, con una L ed una W, rispettivamente larghezza e lunghezza.
È comunque importante controllare sempre la tabella e la conversione taglie dei singoli brand, infatti un Levi’s taglia 28 ha una vestibilità diversa da un Lee ed ancora da un CK. Alcuni brand tendono a vestire grande, altri piccolo, ed a volte la taglia varia in base al modello scelto.
Un’accortezza in più è da prendere quando si acquista Vintage, in quel caso nessuna tabella taglie potrà aiutarvi, la vestibilità dei jeans è infatti cambiata completamente negli anni, nonché i tessuti in cui vengono prodotti. Per questo è sempre consigliabile farsi dare le misure del capo per confrontarle con un proprio jeans di uguale peso e composizione.
Per tutti questi motivi non è semplicissimo acquistare jeans online, anche se è più facile farlo una volta che si ha acquistato dimestichezza con una determinata marca. Ho per questo pensato di fare una guida per l’acquisto di abbigliamento online che potrebbe aiutarvi in questi casi.
Bene, dovrei avervi detto tutto, se c’è qualcosa che non vi convince o che vi fa piacere condividere sul tema non esitate a farlo nei commenti!
Un saluto da NientedaMettere.